VERITA’ ASSOLUTA O CAPACITA’ DI ASCOLTO?

In questo periodo in cui lo smart working fa da padrone, in cui uscire è un lusso e stare a casa navigando nella rete è l’unico viaggio che possiamo fare, ci siamo imbattuti in uno dei divertentissimi video di Svevo Moltrasio.

Romano trasferito a Parigi, spopola su YouTube con i suoi ironici video sulle differenze culturali e non solo.

Quello che oggi ha attirato la nostra attenzione è “Gli italiani sanno tutto”. – Vi lasceremo il link del video sotto l’articolo –

In particolar modo ci siamo concentrati sulla modalità in cui, in questa divertente visione, gli italiani durante un qualsiasi dibattito su qualsiasi argomento, non esprimono un’opinione o un punto di vista ma sono ambasciatori di verità assoluta.

Ciò che conta non è conoscere o essere informati dei fatti ma dimostrare di sapere e perciò gridare, denigrare e sovrastare l’interlocutore sembra l’unico modo possibile per sentirsi giudici e non giudicabili.

Tutto questo ha aperto un cassetto che contiene il concetto di capacità di ascolto.

Saper ascoltare il proprio interlocutore è fondamentale in ogni ambito, da quello familiare e personale a quello lavorativo. Oggi lo è soprattutto in quello digital, dove ognuno è libero di esprimere un concetto ma a volte diventa un facile bersaglio della verità assoluta che ogni altro interlocutore digitale detiene.

L’ascolto valorizza le relazioni ed ha la capacità di focalizzare l’attenzione sulla comunicazione dell’altro senza formulare alcun tipo di giudizio.

Ascoltare l’altro non sempre è una dote innata ma si può sviluppare per migliorare la comunicazione e migliorarsi.

Principalmente è necessario restare in silenzio e restare concentrati su ciò che il nostro interlocutore espone, senza giudicare lui né il contenuto del suo messaggio.

Interagire è fondamentale; trasmettendo di aver compreso ciò che ci stanno comunicando e che siamo disposti ad accogliere il messaggio. Annuire, chiedere di continuare, confermare di essere in ascolto.

Non distrarsi, restare concentrati e porre attenzione anche alla comunicazione non verbale come il tono della voce o la postura dell’interlocutore.

Al termine dell’ascolto è bene riformulare il contenuto del messaggio per dimostrare di aver compreso e soprattutto ascoltato.

Esattamente tutto ciò che non avviene nel simpatico video sopracitato.

Saper ascoltare non significa non poter avere opinioni discordanti, non significa di non avere la possibilità di esprimere un concetto diverso da quello del nostro interlocutore. Semplicemente vuol dire essere in grado di restare in silenzio e non replicare necessariamente, significa essere in grado di accogliere un pensiero opposto al nostro senza pregiudizi, sospendendo il nostro giudizio.

Non sarà necessario cambiare opinione, ma essere propensi all’ascolto può farci cogliere quelle sfumature di suono che urlando per imporre il proprio pensiero non potremmo mai percepire.

Perciò restiamo in silenzio ed ascoltiamo quante diverse melodie possiamo percepire.

E adesso guardate, ascoltate e sorridete.

(69) GLI ITALIANI SANNO TUTTO – YouTube

 

Luca Lo Monaco
Valeria Vitolo