Coaching come capitale sociale

Capitale Sociale

Oggi vorremo dedicare la nostra attenzione a Robert Thompson, coach inglese, ed al suo pensiero che vede il Coaching come “capitale sociale”.

Ciò che porta Thompson ad approfondire questa analogia è la visione del Coaching che “sgorga dal contesto in cui viene applicato, piuttosto che essere qualcosa che viene applicato a un contesto”. (Fonte www.12manage.com)

Questa affermazione, a suo dire, naviga in parallelo con il concetto di “capitale sociale” applicato alla sociologia e filosofia.

Il politologo americano Putnam, infatti, nel 1995, lo definì una “caratteristica delle organizzazioni sociali, come una rete di norme e fiducia sociale che facilita il coordinamento e la cooperazione a reciproco vantaggio”.

Ed ecco il punto chiave dell’analogia di Thompson: il contesto da cui “sgorga” il Coaching è il nostro capitale sociale. Grazie al rapporto Coach-Coachee, l’individuo riuscirà a scovare quell’insieme di risorse che possono essere utilizzate per seguire i propri fini.

Su queste basi, non potevamo non fare una nostra riflessione applicando questi concetti al momento storico in cui ci troviamo.

Oggi il nostro “capitale sociale” è un po’ in deficit di risorse, di relazioni che diano all’individuo il via per raggiungere i propri obiettivi. Obiettivi che, a volte, è complicato anche solamente riuscire a definire. Perché mai come oggi, in una collettività dove era d’uopo poter avere tutto, ci si ritrova a non saper più come fare, dove andare, da dove partire.

Ciononostante, in questo momento, in mancanza di relazioni, socialità e fini, la risorsa più preziosa di cui disponiamo è il tempo.

Tempo che può essere investito da ogni singolo individuo con l’aiuto del proprio Coach che a sua volta dedicherà questo tempo ad ogni singolo Coachee.

Ogni soggetto, grazie alla relazione instaurata con il suo Coach, potrà riconoscere e sfruttare ogni sua abilità e competenza, applicandola a quelle relazioni esterne che, pur se momentaneamente in stand-by, attivano una profonda e continua riflessione e riflessività prima, dopo e durante il processo di Coaching individuale.

Pertanto, il nostro pensiero è che l’individuo consapevole, avrà gli strumenti necessari per riconoscere se stesso, relazioni e risorse imprescindibili ai fini di raggiungere i suoi obiettivi in questo “capitale sociale” in continuo mutamento.

Luca Lo Monaco
Valeria Vitolo